Assemblea Nazionale degli Ingegneri 2015 - Relazione del Presidente Zambrano
La terza Assemblea Nazionale del CNI, tenutasi lo scorso 21 gennaio a Roma, Tempio di Adriano, Piazza di Pietra è stata l'occasione per elaborare un primo bilancio degli effetti innescati dalla riforma delle libere professioni e per proporre misure che possano migliorare le opportunità di crescita, soprattutto per il lavoro autonomo ed in particolare per quello professionale.
Nella relazione di apertura, che si allega la presente, il Presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, ha voluto sottolineare la necessità sempre più urgente di rimettere al centro del dibattito il lavoro, ripensare il sistema di norme e regole soprattutto per le libere professioni, comprendere come le criticità con cui gli ingegneri sono chiamati costantemente a confrontarsi ed esplicitare le loro aspirazioni possa essere un modo per definire strumenti e percorsi che portino ad una fase di nuova crescita. Attraverso le proprie competenze, la forte propensione all'innovazione, la provata capacità di progettazione, l'ingegneria italiana è ancora oggi un segmento vitale del Paese e può tornare ad essere un forza trainante per la ripresa.
"II Paese - ha sottolineato il presidente Zambrano - nelle sue componenti decisionali e responsabili, Governo e Parlamento, deve impegnarsi a costruire finalmente un "PROGETTO" per il suo sviluppo, individuando priorità, obbiettivi e risorse, nel quale esaltare, e non mortificare, come oggi avviene, il ruolo che tutte le forze sociali e produttive, in particolare le professioni, possono e devono avere".
Il CNI e la Rete delle Professioni Tecniche devono operare, con molta forza e molta determinazione, per far sì che il lavoro autonomo non sia più sottoposto a regole quasi "subalterne" a quelle del lavoro dipendente.
Con questo obbiettivo e nell'interesse del Paese, il CNI intende farsi promotore, con tutte le altre rappresentanze disposte a impegnarsi su questi temi, all'organizzazione degli Stati Generali delle Professioni e del Lavoro Autonomo, coinvolgendo non solo le professioni ordinistiche ma anche quelle esterne al nostro sistema, un vero terzo stato finora per lo più inascoltato, con poca voce, ma che deve essere riconosciuto come uno dei pilastri per una nuova ripartenza, cui corrisponde, per numero di occupati e risorse corrispondenti, un'importante aliquota del prodotto interno lordo, certamente in crescita.