SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA COMUNE DI PERUGIA E ORDINI DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI
PER LA DETERMINAZIONE DELL’IMPORTO DEGLI AFFIDAMENTI DI INCARICHI PROFESSIONALI
Sono stati il sindaco Andrea Romizi, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Perugia Ing. Stefano Mancini, ed il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Perugia Arch. Maria Luisa Guerrini a sottoscrivere il protocollo tra Comune di Perugia, Ordine degli Ingegneri ed Ordine degli Architetti sul supporto fornito dagli Ordini per la determinazione dei corrispettivi professionali da considerare come base di riferimento per l'individuazione dell'importo degli affidamenti di incarichi professionali ai sensi del d.m. 17 giugno 2016 e s.m.i.
L’accordo trae origine dal decreto del ministero della Giustizia del 17 giugno 2016 con cui sono stati individuati i corrispettivi e la classificazione delle prestazioni professionali relative ai servizi tecnici attinenti l’architettura e l’ingegneria.
Il cosiddetto “decreto parametri” è di applicazione obbligatoria per le stazioni appaltanti ai fini della determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti in oggetto. Indirizzo confermato dall’Anac con le linee guida 1/2016.
Vista la particolare importanza che riveste il procedimento di calcolo anche ai fini dell’individuazione della proceduta di gara, gli ordini degli ingegneri e degli architetti hanno proposto al Comune una collaborazione volta a fornire all’Ente un supporto gratuito per la corretta determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara.
Da qui la redazione del protocollo d’intesa, oggi sottoscritto, i cui punti salienti sono i seguenti.
Il ricorso al servizio di consulenza degli ordini è facoltativo da parte del Comune di Perugia. Ai fini del rilascio del parere possono essere fornite agli ordini solo le informazioni strettamente necessarie e non anche la documentazione che verrà posta a base di gara.
Il parere acquisito non è vincolante; l’Ente può, dunque, decidere in piena autonomia se attenersi o meno ad esso motivando adeguatamente le ragioni della scelta. E’ data facoltà agli ordini, nel caso di non accoglimento del parere, di tutelare gli interessi dei propri iscritti anche con accertamento giudiziario.
Gli ordini si impegnano ad astenersi dal proporre ricorso, ovviamente, nei casi in cui i corrispettivi a base di gara siano stati individuati sulla base della procedura prevista nel protocollo ed in conformità al parere emesso.
La durata del protocollo è di due anni salvo rinnovo.
“L’obiettivo di questa iniziativa – ha sottolineato il sindaco Andrea Romizi - è di favorire il confronto tra le professionalità e le competenze presenti negli ordini e quelle dell'Ente, che miri a raggiungere il comune obiettivo a che si svolga con la massima correttezza il procedimento di calcolo dell'importo negli affidamenti di cui trattasi, per ottimizzare le procedure concorsuali, a partire necessariamente dalla migliore qualità della documentazione in base alla quale le stesse vengono espletate, nonché al fine più generale di una sempre maggiore efficienza dell’attività della pubblica amministrazione”.
I presidenti Mancini (ingegneri) e Guerrini (architetti) hanno sottolineato che la firma del protocollo rappresenta un primo passo verso una proficua sinergia tra i due ordini e, per ora, il Comune di Perugia, con l’auspicio che l’accordo possa essere al più presto esteso anche ad altri Enti.
Il cuore del protocollo – hanno evidenziato – è la possibilità per il Comune di far riferimento alle commissioni “pareri” degli ordini degli ingegneri e degli architetti della provincia di Perugia per stabilire il giusto compenso relativo alle procedure richieste dalle stazioni appaltanti e garantire nel contempo la qualità delle prestazioni professionali.